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In merito alla Tassa sui rifiuti solidi urbani (Tarsu), i cittadini hanno ricevuto una lettera dell'ufficio comunale dei tributi con la quale vengono invitati alla compilazione di un modello di auto-denuncia e alla presentazione dello stesso in termini molto ristretti. Forza Italia afferma che «la lettera spiega, con un linguaggio non sempre accessibile a tutti, le norme che regolano la materia e le condizioni che vengono offerte al contribuente per evitare provvedimenti più pesanti se non aderisce a una specie di ravvedimento per errori, omessa e infedele dichiarazione dei rifiuti solidi urbani per gli anni dal 1998 al 2002. Il Comune chiede al contribuente di dichiarare non solo i metri quadrati della sua abitazione, ma anche dei garages, delle soffitte, delle cantine e con questa iniziativa demanda al contribuente quello che invece è un suo compito fare, mostrando la chiara incapacità di scovare gli evasori e punendo invece i cittadini onesti. E' su questo punto — dicono i responsabili di Forza Italia — che bisogna fare chiarezza. La normativa afferma “l'obbligatorietà della tassazione per i rifiuti solidi urbani a carico di chi occupa o detiene locali o aree scoperte con la sola eccezione dei locali e aree che non possono produrre rifiuti o per la loro natura o per l'uso al quale sono stabilmente destinati o perché risultino in obiettive condizioni di inutilizzabilità nel corso dell'anno”. I giudici delle commissioni tributarie di Parma e di Livorno hanno affrontato il problema e hanno deciso che “sono esclusi dal calcolo della superficie rilevante per la tassa quei locali il cui uso, rapportato all'attività che si svolge nei locali per così dire principali, è del tutto occasionale e nei quali la presenza dell'uomo è limitata temporaneamente a sporadiche occasioni e funzionalmente ad accessi non collegati in modo necessario e costante all'attività primaria”. Con l'autodenuncia il Comune con manifesta ingordigia fiscale e non si accontenta di quello che già sa, ma vuole conoscere dai cittadini i metri quadrati delle cantine, delle soffitte, dei garages per sottoporli a tassazione, pur sapendo, avendo recepito la legge nel regolamento, che tali locali non producono rifiuti e, quindi, sono esclusi dalla tassazione. Il Comune deve lasciare in pace i cittadini e indirizzare i propri sforzi contro gli evasori incalliti».
Il Resto del Carlino
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