Nel ristrutturato municipio di Fiastra si è tenuta una seduta “aperta” del Consiglio provinciale di Macerata che ha affrontato il tema della risorsa idrica, ponendo l’accento sulle esigenze di tutela e valorizzazione di un bene prezioso come l’acqua. L’argomento è quanto mai attuale. Come noto, infatti, il 2003 è stato proclamato dall’assemblea delle Nazioni Unite “Anno internazionale dell’acqua”. Alla seduta, oltre al presidente del Consiglio, Pantanetti, e a numerosi consiglieri provinciali, sono intervenuti gli assessori Leoperdi, Conti e Monachesi, diversi sindaci – primo fra tutti, ovviamente, il sindaco di Fiastra, Blanchi - il presidente della Comunità montana di Camerino, Falcucci, il presidente del Parco dei Sibillini, Graziani, i presidenti degli Ambiti territoriali del Maceratese e del Fermano, Cingolani e Lattanzi, il vice presidente della Comunità montana di San Ginesio, Vissani, esponenti delle associazioni ambientaliste, rappresentanti delle forze dell’ordine e del Corpo forestale, il presidente del Consorzio del Nera, Casale, e il presidente della società “Tennacola SpA”, Marinelli. Comune è parsa la volontà di utilizzare al meglio le risorse idriche del nostro territorio e di lavorare congiuntamente per diffondere una cultura del rispetto dell’ambiente e del risparmio dell’acqua. Al dibattito ha partecipato anche il prof. Pambianchi, dell’università di Camerino, il quale ha sottolineato – fra l’altro - l’importanza del recupero di vecchie sorgenti: “Possono alimentare i nostri fiumi – ha detto – così da evitare le “secche”, garantendo il loro deflusso minimo vitale”. I lavori, coordinati dal presidente Pantanetti, sono stati introdotti dall’assessore Leoperdi con una dettagliata relazione sullo stato dell’ambiente e delle acque nel territorio della provincia di Macerata. Poi è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno volto a riconoscere “l’acqua come bene comune e patrimonio dell’umanità” e teso a ribadire che “l’accesso all’acqua potabile è un diritto umano fondamentale degno di protezione giuridica”. Con tale decisione, inoltre, il Consiglio ha impegnato il presidente e la giunta a far aderire la Provincia alla “Carta dell’acqua degli Enti locali e dei cittadini” e a sensibilizzare i Comuni verso un’analoga iniziativa, “al fine di garantire sull’intero territorio la stessa politica di condivisione della risorsa”. Ampio è stato il dibattito sull’azione che sono chiamati a svolgere gli “ATO” ed in particolare l’ambito territoriale maceratese, in relazione anche alla recente proposta di costituzione di un gestore unico per la fase transitoria.
A margine della seduta, infine, sono riemerse le differenti e già note posizioni tra il Parco dei Monti Sibillini ed il Consorzio del Nera in merito alla costruzione dell’omonimo acquedotto. L’opera sta andando avanti e prevede una portata di almeno 550 litri d’acqua al secondo, ma l’ente Parco ha dato il suo parere favorevole solo per il prelievo di 150 litri al secondo. L’assessore provinciale ai lavori pubblici, Conti, ha auspicato una soluzione concordata e celere. Poi, citando il lago di Fiastra, ha annunciato che la prossima settimana finirà all’esame della Giunta provinciale il piano di fitodepurazione contro le alghe, per un investimento di circa 3 miliardi di vecchie lire.


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