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Regione Marche, giovedì 5 giugno 2003
Beni culturali: approvato il programma 2003 di catalogazione

Garantire l’accesso informatico al patrimonio culturale, completare il censimento dei beni immobili di interesse storico-artistico di proprietà degli enti locali. Queste le priorità del programma di catalogazione dei beni culturali per l’anno 2003, approvato dalla giunta, su iniziativa del presidente Vito D’Ambrosio.
Le risorse finanziarie, pari a 150 mila euro, saranno concentrate su due distinti progetti: redazione degli elenchi descrittivi dei beni immobili di interesse storico-artistico di proprietà degli enti locali; georeferenziazione del patrimonio culturale mobile ed immobile e validazione delle schede dei beni ecclesiastici e religiosi.
Il primo progetto (prevista una spesa di 135.500 euro, che col cofinanziamento degli enti locali salgono a 271 mila), consiste nello svolgimento di attività di supporto tecnico in favore dei Comuni per la compilazione degli elenchi descrittivi dei beni storico-artistico di loro appartenenza. L’azione sussidiaria della Regione consentirà ai Comuni inadempienti di presentare e aggiornare gli elenchi previsti dall’art. 5 del disegno legislativo 490/99, evitando così di incorrere nelle sanzioni previste dalla legge in caso di omessa redazione degli elenchi.
L’obiettivo–si sottolinea nella delibera–è trasferire a ciascun Comune, entro la fine della legislatura, la quota parte di banca dati contenenti la localizzazione dei beni culturali, completi di schede e di immagini. In quest’ambito, assumono un’importanza strategica il censimento e l’individuazione dei beni immobili, spesso importanti contenitori di musei e collezioni d’arte. Le linee generali dell’impostazione metodologica saranno concordate con la Soprintendenza regionale per le Marche; un ruolo importante è svolto dai poli catalografici provinciali che dovranno garantire il coordinamento delle iniziative. Le schede, corredate della foto di documentazione e dello stralcio catastale, verranno caricate nella banca dati e rese fruibili via internet.
Il secondo progetto (spesa di 19.500 euro) prevede l’attivazione, tramite selezione pubblica, di tre rapporti di collaborazione di durata annuale con catalogatori esterni: due per lo svolgimento delle attività di localizzazione geografica del patrimonio culturale, uno per la validazione delle circa 20 mila schede dei beni ecclesiastici e religiosi che, per effetto della recente Convenzione stipulata tra Regione e Conferenza episcopale italiana, affluiranno nella banca dati regionale. Per l’attività di catalogazione svolta dal Servizio tecnico alla cultura è previsto il ricorso a catalogatori inseriti nelle graduatorie predisposte a seguito di selezione pubblica. L’obiettivo è di dotare l’ufficio catalogo di idonee professionalità tecniche, in modo da garantire lo svolgimento delle attività di implementazione della banca dati.
L’attività di catalogazione, presupposto indispensabile per la conoscenza, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale della regione, è strettamente legata anche ai programmi di sviluppo sociale ed economico del territorio. Il Piano per il 2003 vede la Regione in una fase avanzata di catalogazione informatizzata: il patrimonio finora censito è stimato intorno al 25-30 per cento del totale, le schede catalografiche validate sono 80 mila, le immagini superano le 110 mila unità; ma si prevede che nel corso dell’anno affluiranno nella banca dati 30 mila nuove schede catalografiche e 40 mila nuove immagini. Tutto il materiale è fruibile attraverso il sito web regionale www.cultura.marche.it. L’accesso al catalogo consente anche di individuare le emergenze architettoniche di interesse storico-artistico. La consultazione dei dati permette, infine, una lettura integrata dei beni culturali e una prima valutazione del patrimonio a rischio.


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