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Pittore, scultore, incisore, grafico, arredatore e anche scrittore, negli anni '90 si è affermato anche all'estero per i suoi "libri d'arte". E' a Salvatore Sebaste, poliedrico artista leccese fondatore della Scuola libera di grafica di Matera che è dedicata la mostra "dal bianco al bianco" che si terrà da sabato prossimo (17 maggio) al 28 in Pinacoteca. "Ogni tela bianca è veramente abbagliante d'attesa, secondo la suggestiva affermazione di Kandisky", scrive Loretta Fabrizi, docente dell'Accademia di belle arti e curatrice, nella brochure della mostra che ha il patrocinio della Regione Basilicata. E ammirando le cartapeste di Sebaste "acciaccate e sofferte su fondi sabbiosi mettono in scena una danza rituale, arcaica e moderna a un tempo, che a colpi di bianco su bianco attinge ad un fondo arcano e misterioso, ma sempre disponibile a svelarsi, da cui affiora l'invisibile". "Guardando a Prampolini e Burri - prosegue la Fabrizi - ma anche alla pittura del segno e del gesto tanto americana quanto europea, a partire dagli anni ottanta, Sebaste avvia uno stile basato sulla poetica della materia di chiara ascendenza informale: densa di stratificati vissuti che provoca l'azione dell'artista a rianimarne le potenzialità inespresse e risvegliarne le memorie sopite". Sebaste vive in Basilicata dove il suo laboratorio calcografico a Bernalda è da trenta anni punto di incontro di artisti contemporanei. L'inaugurazione è prevista per sabato alle 18 e la mostra resterà aperta dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19,30 (la domenica solo il mattino). Ingresso gratuito.
TM6 - TeleMacerata
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