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Provincia MC, venerdì 2 maggio 2003
Stagione di pesca sportiva: rive dei fiumi affollate di "canne"

La stagione di pesca sportiva nei fiumi, torrenti e laghi si è aperta ufficialmente a fine febbraio, ma è nei mesi di maggio e giugno che si registra il maggior afflusso. Le festività del 25 aprile ed il ponte del 1° maggio hanno segnato un vero boom di pescatori presenti lungo le rive dei corsi d'acqua dove è consentito esercitare la pesca ed il Corpo della Polizia provinciale ha intensificato la vigilanza per assicurare il rispetto delle ordinanze che limitano in alcune zone questa attività. Limitazioni che, stabilite all'inizio dell'anno per ragioni di ripopolamento o di salvaguardia della fauna ittica, resteranno in vigore fino alla chiusura della stagione, in autunno.
La pesca sportiva attrae persone di ogni età. In provincia di Macerata si contano circa undicimila appassionati. All'ufficio pesca della provincia, riferiscono che negli ultimi tre anni si è registrato un forte incremento delle licenze rilasciate, con una inversione di tendenza rispetto agli anni 1997-98 durante i quali si era avuto un discreto calo del numero dei pescatori. Nel solo anno 2000 le licenze rilasciate sono state quasi mille e nei primi quattro mesi di quest'anno la Provincia ha rilasciato 350 nuove licenze di pesca. Secondo l'assessore provinciale alla pesca, Mauro Riccioni, il "formidabile segreto di tanto interesse è semplicemente nel fatto che si tratta di uno sport che permette di fare un minimo di attività fisica coniugato ad un’immersione nella natura".
* * *
Inoltre, quest'anno, la Provincia di Macerata ha rilasciato gratuitamente 472 permessi speciali ad altrettanti pescatori abilitati a pescare in due zone a regolamentazione speciale istituite lungo i fiumi Chienti (tra la diga di Polverina e il ponte San Maroto, in territorio di Pievebovigliana) e Potenza (dalla passerella del Castello di Lanciano al ponte della S.S.361 in direzione Camerino e dallo sbarramento a monte di Villa Potenza fino al ponte immediatamente a valle dell’abitato della frazione stessa). Lo scopo dell’istituzione di queste zone, oltre alla tutela della fauna ittica, è la reintroduzione di ceppi autoctoni di trote. In predetti tratti del Chienti e del Potenza, infatti, la pesca è consentita con particolari restrizioni e solo se si è in possesso del particolare tesserino rilasciato dalla Provincia. Ogni pescatore deve annotare sulla tessera i giorni in cui si reca a pescare, che nel corso dell’anno non possono essere più di dodici. La pesca, inoltre, è consentita esclusivamente con esche artificiali e con ami privi di ardiglione. Per ogni giornata di pesca ciascun pescatore non può catturare più di due trote, della misura minima di 35 centimetri. Se di misura inferiore i pesci dovranno essere immediatamente rigettati vivi in acqua. Per i contravventori sono previste sanzione amministrativa da 51 a 154 Euro, nonché il ritiro della licenza di pesca per un periodo di dodici mesi.


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