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Regione, giovedì 27 febbraio 2003
Nessun affitto per chi occupa le casette di legno

I problemi connessi al contributo per l’autonoma sistemazione per i terremotati che non hanno concluso i lavori di ricostruzione dell’edificio danneggiato dal sisma sono stati risolti da una decisione della Giunta regionale, nel corso dell’ultima seduta di martedì 25 febbraio, su proposta del presidente D’Ambrosio.
La questione è stata sollevata dai sindaci i quali hanno fatto presente la necessità di pervenire alla modifica della normativa attuale la quale stabilisce che chi, entro due anni dall’assegnazione del contributo per la ricostruzione, non completa i lavori non ha più diritto al contributo per l’autonoma sistemazione. Tale norma, va sottolineato, è giustificata dalla necessità di velocizzare i lavori.
Il governo regionale ha formulato la nuova disciplina stabilendo che possa esservi una proroga, fino al massimo di sei mesi, da concedersi con provvedimento motivato del Comune. Al termine della proroga i comuni contestano la mancata ultimazione dei lavori. Sempre i comuni valutano le giustificazioni presentate e, nel caso in cui accertino che il ritardo deriva da cause non imputabili ai soggetti beneficiari dei contributi, fissano un nuovo termine non più prorogabile. Al periodo di proroga di sei mesi viene esteso il contributo per l’autonoma sistemazione.
Tale estensione comporta, per parità di trattamento, che anche chi usufruisce di un alloggio di edilizia residenziale pubblica possa continuare ad occuparlo senza oneri a carico per un periodo massimo di sei mesi. Analogo trattamento è applicato anche a chi usufruisce degli alloggi realizzati con l’art. 9 ella legge 493/1993 (casette di legno). Al termine dei sei mesi per l’ultimazione dei lavori dell’abitazione principale tali soggetti mantengono il diritto di occupare l’alloggio loro assegnato per il periodo di eventuale ulteriore proroga con l’onere di corrispondere un contributo calcolato per gli alloggi ERP.
Il Sindaco del comune di Serravalle di Chienti ha inoltre messo in evidenza la particolare situazione delle persone alloggiate nei prefabbricati in legno chiedendo che per questi soggetti la permanenza nei prefabbricati continui ad essere senza oneri a loro carico sino all’effettiva ultimazione dei lavori.
Anche tale richiesta, apparsa giustificata, è stata accolta considerato che le abitazioni di questi ultimi soggetti si trovano nelle zone montane maggiormente danneggiate dal sisma i cui lavori di ricostruzione sono particolarmente complessi.


TM6 - TeleMacerata

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