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Mediamente ogni anno in provincia di Macerata vengono prodotti diecimila quintali di rifiuti agricoli. Si tratta in larga parte di contenitori di fitofarmaci, rifiuti agrochimici, materiale plastico, olii e pneumatici usati di macchine agricole che, oltre a rappresentare un pericolo per l'inquinamento del suolo e del sottosuolo, fino ad oggi vengono smaltiti con difficoltà dagli agricoltori. In soccorso dei produttori agricoli del maceratese ed in aiuto all'ambiente stanno entrando in funzione su tutto il territorio provinciale venti isole ecologiche per la raccolta differenziata dei rifiuti prodotti in agricoltura. Le prime tre, già funzionanti a Sant'Egidio di Montecassiano e lungo la ex strada statele "Regina" in territorio di Potenza Picena, sono state inaugurate nei giorni scorsi da parte della Provincia di Macerata, che ha promosso la realizzazione delle "isole" sulla base di un protocollo d'intesa sottoscritto con la Regione e con le associazioni di categoria del settore agricolo. L'assessore provinciale all'ambiente, Stefano Leoperdi, ha annunciato che entro la fine della prossima estate entreranno a regime tutte le venti "isole ecologiche" già localizzate sul territorio maceratese, mentre l'assessore all'agricoltura, Silvano Ramadori, ha riferito che è già allo studio l'individuazione di altre due strutture nell'alta valle del Potenza. Dotate di contenitori separati per ciascuna classe di rifiuto, forniti dalla Provincia, le "isole" per la raccolta differenziata dei rifiuti agricoli vengono gestite in convenzione da consorzi, cooperative o imprese del settore. Le mille tonnellate annue di rifiuti agricoli avranno così luoghi sicuri per lo smaltimento e possibilità di riutilizzo. Se si pensa che da un litro e mezzo di olio lubrificante usato si può ottenere un litro di "nuovo" olio per motori agricoli, ecco dimostrata l'utilità - non solo per l'ambiente, ma anche per la spesa energetica - della raccolta differenziata dei rifiuti.
TM6 - TeleMacerata
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