Lo stato di crisi internazionale e la minaccia di una guerra in Iraq, argomenti ai quali televisione e giornali stanno dedicando in questi giorni grande spazio, hanno interessato ieri sera anche il Consiglio comunale. La seduta si è aperta infatti con l’intervento di Toni Montevidoni, rappresentante del Comitato per la pace e la solidarietà tra i popoli, che ha letto un messaggio all’assemblea e consegnato al sindaco e al presidente del Consiglio la bandiera della pace, chiedendo che venga esposta in Comune.
Prima dell’apertura ufficiale dei lavori, inoltre, una delegazione dell’associazione “Facciamo centro” ha preso la parola, tramite un proprio rappresentante, per chiedere quali siano le iniziative che il Comune intende intraprendere sul fronte della viabilità e dei parcheggi. A tale proposito l’assessore al Commercio Troiani ha comunicato che l’argomento sarà oggetto di una riunione in programma martedì 18 febbraio (ore 21,15) nella sala consiliare del Municipio. Oltre al vice sindaco Troiani vi parteciperanno il sindaco Marinelli e gli assessori Perugini (Viabilità), Mobili (Urbanistica) e Marzetti (Turismo).
L’ordine del giorno si è aperto quindi con la discussione relativa alla petizione popolare promossa da Alleanza riformista per l’istituzione di una nuova provincia Civitanova – Fermo. Ivo Costamagna, responsabile nazionale federalismo Sdi, ha esposto in un intervento le motivazioni della proposta. E’ seguito un lungo dibattito consiliare, dal quale è emerso l’orientamento ad approfondire in futuro la questione sottoponendola anche alle parti politiche. Il sindaco Marinelli ha espresso “perplessità” per un progetto che, ha detto, al momento non sembra prospettare grandi vantaggi. “Non dimentichiamo – ha sottolineato il sindaco – che negli ultimi anni Civitanova è cresciuta ampiamente sotto il profilo dei servizi, per cui l’eventuale sodalizio con Fermo non sembra giustificato da necessità impellenti”.
Dopo le interrogazioni, i gruppi di opposizione La Margherita, Democratici di Sinistra e Rifondazione Comunista hanno illustrato una mozione con la quale si chiedeva al Consiglio (e di conseguenza alla giunta) di impegnarsi a non applicare il condono fiscale. Messo a votazione, il documento è stato respinto dalla maggioranza del Consiglio. Bocciato anche un ordine del giorno, presentato dal consigliere Palombini (La Margherita) a nome dell’opposizione, con il quale si sollecitava un regolamento attuativo per la disciplina degli organismi di partecipazione, per quanto concerne in particolare l’elezione dei comitati di quartiere da parte dei cittadini, l’istituzione del difensore civico e il regolamento per il referendum cittadino.
La sessione di lavori si è chiusa con l’approvazione all’unanimità di un ordine del giorno relativo alle “problematiche inerenti ai cittadini argentini in attesa di cittadinanza italiana”, con il quale il Consiglio comunale invita “i competenti Ministeri ad adoperarsi per eliminare innanzitutto le lungaggini e gli ostacoli burocratici per il definitivo ottenimento della cittadinanza italiana; escludere tali cittadini dai contingentamenti previsti dalla normativa in vigore; consentire a coloro che in Italia sono in possesso di un permesso di soggiorno in attesa della cittadinanza, di poter essere avviati al lavoro”. Con lo stesso documento si invitano inoltre “i parlamentari marchigiani ad impegnarsi per porre tale questione in Parlamento e dar corso alle iniziative più idonee per risolvere la problematica, e il Consiglio Regionale ad assumere analogo ordine del giorno”.

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