Un progetto pilota nell’ambito della bioedilizia è stato promosso dalla Provincia di Macerata, in accordo con altri enti locali. Riguarda la realizzazione di una “casa ecologica” a Belforte del Chienti. L’iniziativa, che si inquadra nell’ambito del processo di riqualificazione e riorganizzazione dei Centri di educazione ambientale (Cea), trova le basi in un protocollo d’intesa che è stato sottoscritto presso la sede dell’assessorato provinciale all’ambiente tra la stessa Provincia di Macerata, rappresentata per delega del presidente Pigliapoco dall’assessore Stefano Leoperdi, il sindaco di Belforte del Chienti, Ivan Losego, il presidente della Comunità montana dei Monti Azzurri, Nando Ottavi e da Ilaria Cardarelli, quale presidente della Cooperatgiva Arché che gestisce il Cea di Belforte “L’Altra Campana”.
La “Casa ecologica”, infatti, verrà realizzata ristrutturando con criteri di bioedilizia i locali del primo piano dell’edificio del Comune di Belforte del Chienti, attualmente adibito a sede del Centro di educazione ambientale, in via Togliatti. Il protocollo d’intesa prevede di ricavarne un appartamento “ecologico” che potrà essere utilizzato a scopo dimostrativo per i visitatori, ma anche utilizzato come struttura ricettiva, formativa ed educativa. La progettazione, che verrà seguita dal geometra Fabio Pettinari, prevede l’utilizzo di materiali non inquinanti, sistemi di isolamento da campi magnetici e caratteristiche di costruzioni isolanti. Speciali pannelli permetteranno alle pareti di “respirare” mantenendo la temperatura interna calda d’inverno e fresca d’estate. “La Provincia - ha sottolineato l’assessore Leoperdi - potrà utilizzare l’edificio come laboratorio del risparmio energetico nell’ambito del futuro Piano territoriale della produzione di energia”.
Al progetto partecipano, in ragione della loro contiguità territoriale, anche i Comuni di Cessapalombo, Camporotondo, Caldarola e Serrapetrona, che insieme a Belforte del Chienti (in questa occasione comune capofila) costituiscono il Consorzio Conturisport per la gestione e promozione unitaria delle attività sportive, turistiche, ambientali e culturali.
Per la realizzazione della “Casa ecologica” è stata preventivata una spesa di 198 mila euro di cui il 47% verrà coperto - se il progetto otterrà l’approvazione regionale - con il finanziamento della Regione Marche ed il restante 53% resterà a carico, con quote diverse, di Provincia, Comunità montana e Comuni aderenti


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