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Macerata, martedì 4 febbraio 2003
Prosa, con Shakesperare si chiude la stagione

Per l'ultimo appuntamento della stagione di prosa, sabato e domenica prossimi (8 e 9 febbraio) alle 21, il Lauro Rossi ospita Il mercante di Venezia, tragicommedia scespiriana dalla trama ambigua e intrigante. Lo spettacolo, elaborato, diretto e interpretato da Elena Bucci, è stato prodotto dalla compagnia Le belle bandiere/ Diablogues in collaborazione con il Teatro degli incamminati di Milano e con il Teatro Comunale Ebe Stigiani di Imola.
Come per il precedente Pentesilea, continua anche in questo spettacolo la rappresentazione di due universi paralleli, in cui i personaggi, con le loro identità e con il proprio carattere, appaiono mutevoli.
Sullo sfondo di una suggestiva Venezia ricostruita sul palcoscenico, immagine del nuovo mondo affaristico fondato sul potere del denaro, si svolgono le sanguinose vicende dell'ebreo usuraio Shylock, personaggio assetato di vendetta nei confronti di chi non accetta la sua diversità, e del mercante Antonio. Al contrario, nello scenario di Belmonte, luogo mitico ed irreale, si svolge la piacevole vicenda delle nozze di Porzia, una sorta di maga e regina. I due mondi, all'apparenza incoerenti tra loro, saranno congiunti dalla figura di Bassanio, ambiguo gentiluomo squattrinato. Attraverso il superamento di prove, come nelle più classiche fiabe di dame e cavalieri, Bassanio inizierà un percorso di conversione che muterà non solo le sue sorti, ma anche quelle degli altri personaggi. Tra conflitti amorosi, vendette e passioni insanabili, la storia giungerà al termine con la scena del processo, in cui i due mondi saranno l'uno di fronte all'altro, per rivelare i contrasti di fondo e la profonda ambiguità dell'opera
.
In sostanza, nello spettacolo proposto, il mondo reale, che appare distinto in buoni e cattivi, innocenti e colpevoli, diventa davvero palcoscenico, in cui ognuno deve recitare il suo ruolo. In fondo, però, ogni personaggio si rivela per quello che è realmente: fragile, precario, debole; da qui la profonda necessità del perdono e della tolleranza, unica via d'uscita.

TM6 - TeleMacerata

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