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Provincia MC, venerdì 31 gennaio 2003
Caccia: chiusa stagione 2002/2003. Bilancio della caccia al cinghiale

Oggi si chiude la stagione venatoria nelle Marche. Da domani, fucili di nuovo nelle loro custodie fino al prossimo autunno. Lo scorso 19 gennaio, invece, era già arrivato lo stop alla caccia al cinghiale nel territorio della provincia di Macerata, dove si era aperta il 20 ottobre 2002. Nel periodo consentito le 59 squadre autorizzate alle battute sul territorio maceratese hanno fatto registrare l’abbattimento di 798 cinghiali, di cui 435 maschi e 363 femmine. I dati sono stati forniti dalla Polizia provinciale che per tutto il periodo della stagione venatoria ha svolto appositi servizi di vigilanza. Composte da un minimo di 15 fino a un massimo di 50 cacciatori, le squadre hanno agito in molte zone del maceratese invase dai cinghiali, secondo un preciso regolamento approvato a suo tempo dal Consiglio provinciale per disciplinare le modalità di caccia e abbattimento.
I territori in cui sono stati uccisi più cinghiali sono quelli ricadenti nei Comuni di Camerino, Camporotondo, Castelraimondo, Cingoli, Esanatoglia, Muccia, Pievebovigliana, Pieve Torina, Pioraco, Sant’Angelo in Pontano, San Ginesio, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle di Chienti, San Severino, Tolentino, Treia e Visso. Al termine di ciascuna battuta, gli animali uccisi sono stati sottoposti a esame trichinoscopico da parte del Servizio veterinario che, una volta escluso ogni rischio di natura sanitaria, ha autorizzato la macellazione delle carni. Ai circa 800 cinghiali abbattuti dalle squadre autorizzate vanno aggiunti quelli soppressi da cacciatori usciti in battute solitarie (nel rispetto del calendario venatorio). Alla fine, quindi, la cifra complessiva degli abbattimenti può essere valutata in oltre un migliaio.
L’azione di vigilanza ha portato nel 2002 all’accertamento di 90 infrazioni amministrative nei confronti di altrettanti cacciatori. La Polizia provinciale ha segnalato l’Autorità giudiziaria anche 40 infrazioni di carattere penale che hanno comportato il sequestro di armi o di altre apparecchiature vietate, come ad esempio richiami acustici.
Dalla prossima stagione venatoria, come ha ricordato l’assessore provinciale, Mauro Riccioni, l’esercizio della caccia subirà profondi mutamenti. Ciò a seguito della prevista entrata in vigore di nuove disposizioni legislative e regolamentari destinate a ridisegnare l’intera materia. Anche la Provincia di Macerata dovrà riformulare il Piano faunistico provinciale. Per il contenimento dei cinghiali nel proprio territorio, la Giunta provinciale di Macerata nel luglio scorso aveva adottato alcune iniziative che, oltre a disciplinare l’abbattimento, ha previsto corsi per operatori addetti alla selezione e censimenti sulla consistenza del selvatico.

TM6 - TeleMacerata

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