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Macerata, mercoledì 29 gennaio 2003
Consiglio, unanimità su odg riordino servizio sanitario regionale

Dopo il minuto di silenzio osservato dal Consiglio comunale nella seduta del 27 gennaio per la giornata della memoria, ieri pomeriggio l?assemblea cittadina ha voluto invece ricordare il dottor Fabio Giancecchi, primario del reparto ortopedia dell'ospedale di Macerata scomparso recentemente.
Subito dopo i lavori dell?assise comunale hanno preso il via con la discussione di una mozione presentata dai consiglieri Anna Menghi e Placido Munafò del Comitato Anna Menghi relativa al miglioramento della viabilità nel quartiere Pace.
A seguire l'illustrazione dell'atto, approvato con 28 voti a favore (maggioranza e minoranza) e un'astensione (Giampiero Damiano dei Ds) la replica del sindaco, Giorgio Meschini, il quale ha affermato che il problema non è di secondaria importanza e proprio per questo l'amministrazione sta lavorando ad un'ipotesi che per lo meno, per la parte alta di via Pace, potrebbe rappresentare un'alternativa alla viabilità esistente: "Mi riferisco - ha affermato il sindaco - ai tratti stradali compresi tra via Bianchini e via Panati e a quello tra la zona di santo Stefano e il parcheggio Garibaldi. Il Piano di ricostruzione prevede poi un tracciato che da via Paladini arriva fino alla corta di Montelupone con un finanziamento di 4 miliardi e 400 milioni delle vecchie lire".
Altro tema discusso dal Consiglio, quello del riordino del servizio sanitario regionale attraverso un ordine del giorno concordato tra le forze politiche di maggioranza e di minoranza, su proposta della consigliera Anna Menghi, dopo che le stesse avevano presentato due atti distinti.
Nel documento, votato all'unanimità dall'assemblea cittadina, si chiede che la razionalizzazione dei servizi parta dalle esigenze del territorio e si riafferma la necessità che la ristrutturazione garantisca i livelli attuali dei servizi sanitari e le relative specialità nell'ospedale provinciale, nei distretti e negli ospedali della provincia e garantisca le eccellenze già assicurate al territorio, secondo alcune priorità. Tra queste il potenziamento dei servizi di riabilitazione, l'attivazione organica, coerente ed accelerata del Polo oncologico di eccellenza di Macerata, l'introduzione del servizio di emodinamica nel servizio di cardiologia ed infine l'inserimento di quanto approvato all'unanimità dal Consiglio comunale di Macerata nel dicembre scorso circa l'attività della clinica Villalba.
Nell'ordine del giorno si sostiene che l'ambito territoriale ottimale debba garantire servizi sanitari qualificati coordinati e distribuiti a più livelli sul territorio, strutture ospedaliere integrate, centralità dell'ospedale provinciale, servizi amministrativi unificati efficienti ed omogenei, migliore possibilità di accesso da parte dei cittadini, livelli effettivi di indirizzo e di controllo.
Nel documento approvato si esprime, inoltre, la preoccupazione per ogni soluzione centralistica nazionale e regionale che non coinvolga le autonomie locali e provinciali nella responsabilità di governo della sanità ravvisando nella previsione di un'unica azienda regionale di gestione della sanità il pericolo di una sovrapposizione, a livello centrale, di funzioni di governo con funzioni di gestione. Viene auspicata anche una struttura di gestione leggera, articolata e flessibile, dotata di autonomia organizzativa e decisionale dei singoli distretti pur nell'ambito di un unitario servizio sanitario regionale e infine di ricondurre in capo alla Conferenza dei Sindaci ed ai Comuni la proprietà e la gestione del patrimonio immobiliare destinato alla sanità permettendo agli enti locali la possibilità di concorrere allo sviluppo degli investimenti e dei servizi.
Infine un invito rivolto al consiglio regionale affinché provveda ad una revisione sostanziale del piano sanitario in discussione, in base alle istanze relative alla distribuzione dei servizi, alle strutture e all'organizzazione, presentate ripetutamente da rappresentanze sindacali, Tribunale dei malati, gruppi politici, movimenti di cittadini preoccupati per la qualità e per l'omogeneità dei servizi, per la possibilità di accesso, per i costi aggiuntivi che graveranno sui loro redditi.

TM6 - TeleMacerata

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