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La Comunità montana dei Monti Azzurri, per sostenere la tartuficoltura, concede, attraverso un bando pubblico, finanziamenti per l’acquisto di piante tartufigene. Beneficiari sono ovviamente coloro che esercitano un’attività diretta alla coltivazione di fondi, all’interno del comprensorio montano, destinati alla tartuficoltura. I contributi serviranno all’acquisto di piante tartufigene micorrizzate con tartufo bianco pregiato o nero pregiato, scorzone, tartufo nero d’inverno e bianchetto. Le spese ammissibili non possono superare le 30 piantine per beneficiario. L’entità massima del finanziamento per ogni piantina è stabilità a seconda della micorrizzazione: con tartufo bianco pregiato (11,11 euro), con tartufo nero pregiato (7,24 euro), con scorzone (4,83 euro), con tartufo nero d’inverno (5,8 euro), con bianchetto (6,28 euro). Attualmente la somma disponibile per l’assegnazione dei contributi è di 7.746 euro complessivi. L’Ente comunitario si riserverà, dunque, di liquidare eventuali richieste non evadibili per mancanza di fondi con le successive disponibilità. Le spese ammesse a finanziamento sono quelle effettuate dal 1/05/02, fino al 30/04/03, che non siano state oggetto di altri contributi pubblici. Nello stilare la graduatoria delle domande, che dovranno pervenire all’Ente entro e non oltre il 15/05/03, l’Ufficio Agricoltura della Comunità montana terrà conto di alcuni criteri prioritari, privilegiando come di seguito: beneficiari che possiedono il tesserino per la ricerca e la raccolta dei tartufi e che abbiano pagato regolarmente la tassa annuale; beneficiari che possiedano tartufaie; imprenditori agricoli a titolo principale; imprenditori agricoli. Le domande dovranno essere redatte su apposito modulo, disponibile presso l’Ufficio Agricoltura dell’Ente comunitario (via Piave 14, San Ginesio), o sul sito www.montiazzurri.it, cliccando sulla sezione “News e Link”. La graduatoria sarà resa pubblica entro 60 giorni dalla scadenza della presentazione delle richieste. Il beneficiario del contributo dovrà adempiere, pena la revoca del finanziamento, ai seguenti obblighi: mettere a dimora le piantine con la massima cura, effettuare tutte le necessarie operazioni colturali di post-impianto, consentire ogni forma di controllo e verifica rispetto a quanto effettuato.
TM6 - TeleMacerata
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