La Giunta regionale ha approvato il programma di catalogazione dei beni culturali per il 2002. La spesa prevista, 400.000 euro riguarda il secondo stralcio funzionale, da finanziarsi con i fondi del Piano 2002 delle politiche attive del lavoro. Il primo stralcio, approvato dalla Giunta nel mese di ottobre e già esecutivo, comporta una spesa di 204.721,11 euro (circa 400 milioni di vecchie lire). In totale, il finanziamento destinato alla catalogazione dei beni culturali per il 2002 ammonta a 604.721,11 euro, pari a circa 1 miliardo e 200 milioni di vecchie lire.
Molteplici gli obiettivi del programma predisposto dal Centro Beni Culturali della Regione con il parere favorevole del Comitato Tecnico Scientifico: riorganizzare, in maniera uniforme in collaborazione con Soprintendenze, Conferenza Episcopale Marchigiana (CEM), e Province, il sistema della banche dati; definire la consistenza numerica del patrimonio architettonico, storico-artistico ed archeologico; catalogare, documentare visivamente e rendere fruibile “almeno il 60 per cento” del patrimonio culturale, con particolare riferimento a quello museale. Il lavoro di catalogazione, a cura del Centro Beni Culturali della Regione, è finalizzato anche al riordino sistematico delle informazioni e delle metodologie operative, alla realizzazione della Carta dei rischi del patrimonio culturale e all’occupazione e formazione professionale dei catalogatori. Complessivamente il programma si suddivide in quattro aree, ciascuna delle quali è modulata in azioni progettuali, per un totale di 24 progetti, che si aggiungono agli 8 già esecutivi approvati nel primo stralcio. Il numero dei catalogatori impiegati è di 62 unità, di cui 40 destinati alle attività di implementazione delle banche dati e alla sperimentazione metodologica.
L’investimento iniziale, che per il secondo stralcio era di 590.000 euro, è stato ridotto dalla competente commissione consiliare a 400.000 euro: una scelta imposta anche dalla difficile situazione finanziaria della Regione e, comunque, compensata - si sottolinea nella delibera regionale - dal “significativo” livello di spesa che, nel quinquennio 1997-01, ha caratterizzato la catalogazione dei beni culturali. Attualmente nelle Marche risulta catalogato circa il 30 per cento del patrimonio culturale, per un totale di circa 70 mila schede e oltre 90 mila immagini. Ma il nuovo finanziamento – è precisato ancora nella delibera - consentirà di implementare il sistema di ulteriori 40 mila schede, con un incremento di oltre il cinquanta per cento della consistenza della banca dati. Tra gli interventi positivi, da segnalare anche il recente accordo tra Regione e Ministero per i Beni e le Attività culturali sulla costituzione del Sistema Informativo Regionale (SIR) e il protocollo d’intesa con le Soprintendenze e la Conferenza Episcopale Marchigiana che consentono al governo regionale di assumere un ruolo strategico nel programmare tutte le attività di catalogazione.

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